Ieri a Roma si è svolta una manifestazione come non se ne vedevano da tempo. La FIOM, sindacato che conta circa 360.000 iscritti, ha fatto scendere in piazza centinaia di migliaia di persone, c'è chi parla anche di più di un milione, per manifestare contro la negazione dei diritti dei lavoratori ("Nessun'azienda deve essere chiusa, nessun lavoratore deve essere licenziato" lo slogan che andava per la maggiore). I numeri suonano strani perchè il disagio ormai è tale che tutti si trovano a manifestare sotto la stessa bandiera. Ieri in corteo oltre ai metalmeccanici sono stati visti anche studenti, precari, operai edili, di tutto insomma. Questo significa che i tempi sono maturi per uno sciopero generale, cosa che è stata avvertita ai piani alti della CGIL, i quali hanno colto al volo l'occasione di ieri per lanciare l'iniziativa già nei prossimi mesi se la situazione del mondo del lavoro non cambierà.
Reati al rovescio- Suona strano ciò che è avvenuto in settimana nella metro' di Roma, ma ciò che suona ancora più strano è il fatto che si sia sentito parlare di quello che a tutti gli effetti è stato: un italiano che aggredisce (e purtroppo uccide) un'immigrata regolare, una romena per di più, etnia considerata tra le peggiori nell'immaginario comune.
Ogni giorno sui giornali leggiamo di aggressioni da parte di immigrati ai danni di italiani, come se avvenissero solo quelle nel nostro paese, alimentando così l'odio razziale solo con un preconcetto.
In realtà, dati alla mano, il tasso di criminalità tra immigrati e italiani è quasi lo stesso (questo link è particolarmente consigliato per il cliccheggio), con una variazione dello 0,5% in più per gli stranieri.
Combattere la prostituzione con la deforestazione, solo da noi- Qual è quel paese che per abbattere la prostituzione abbatte un bosco? Non può che essere l'Italia ovviamente! Già perchè in Abruzzo, dato che non riescono ad arginare il fenomeno in 28 ettari di bosco, essenziale per l'ecosistema della zona, hanno ben pensato di abbattere tutti gli alberi e rendere edificabile la zona, così poi potranno comodamente comprarsi un appartamento anziché usare foglie di fico. Attendiamo il prossimo passo, la rimozione dei lampioni dalle strade.
La restaurazione- La burocrazia è magnifica. E' l'unica cosa che riuscirebbe a "riesumare" il candidato sconfitto e farlo diventare presidente della regione a quasi un anno dalle elezioni. E' quello che sta succedendo in Piemonte, dove l'attuale presidente Cota rischia di vedersi annullare i 9mila voti di scarto che ha sull'avversaria Bresso a causa di pratiche burocratiche gestite male. Se si rivelerà tutto vero nessuno avrà nulla da ridire, certo è che nemmeno stavolta abbiamo rischiato di avere delle elezioni normali. D'altronde a noi piacciono le emozioni forti e le fiction infinite.
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