Ieri il comitato di Oslo ha assegnato a Liu Xiaobo il premio Nobel per la pace. Liu Xiaobo è il dissidente numero uno del regime comunista cinese, in campo per i diritti umani fin dai fatti di Piazza Tiananmen del 1989.
Attualmente il nuovo Nobel per la pace sta scontando 11 anni di carcere per "sovversione" (reato che da noi al massimo costa qualche settimana di carcere) e perciò non è ancora a conoscenza del premio assegnatogli (mi sa che difficilmente andrà a Oslo per ritirare il premio). Subito dopo l'annuncio del premio il prigioniero è stato spostato in gran segreto in un'altra regione della Cina e forse verrà a conoscenza del riconoscimento domani, quando sua moglie, con la quale non si riesce a comunicare da ieri tra l'altro, dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) visitare il marito in carcere.
Subito dopo l'annuncio numerosi manifestanti si sono trovati davanti alla casa del loro leader e una ventina di loro sono stati immediatamente arrestati dalla polizia, giusto per mandare un segnale.
4 militari morti in Afghanistan, siamo a 34- Questa mattina in un'imboscata a Farah sono stati uccisi 4 militari italiani. Prima il convoglio è stato attaccato con un ordigno, poi anche un assalto ad armi leggere.
Da stamane sono 34 i soldati italiani morti in guerra (si questo è il nome giusto, non è "missione di pace") dal 2004, 12 solo nel 2010, l'anno più sanguinoso dall'inizio del conflitto.
Il governo che non può cadere- In questo periodo si sente tanto parlare di "scioglimento delle camere" ed "elezioni in primavera" perchè Gianfranco Fini con una manciata di suoi fedeli parlamentari ha abbandonato il partito di Berlusconi, creando una crisi all'interno della maggioranza. Ma perchè siamo così sicuri che non finirà la legislatura prima di questa primavera? Semplice: perchè molti parlamentari hanno interesse a "trascinare" il loro posto di lavoro fino a quel periodo, perchè solo allora raggiungeranno i giorni da parlamentare necessari per ricevere una "pensione dorata" a vita.
Il bello è che la pensione non è uguale per tutti: chi riesce a stare in Parlamento più a lungo riuscirà ad accaparrarsi una pensione più lauta. Si parte dal "povero" deputato che ha fatto solo 5 anni ed avrà una pensione di circa 2.486 €, a coloro che riusciranno a collezionare più di 6 legislature (6x5=30 anni, ce ne sono credetemi, per esempio Andreotti siede in Parlamento da tanto tempo quanto è vecchia la Repubblica, dal 1946) che guadagneranno anche più di 10.000 € al mese. Pagati da noi ovviamente.
Alta tensione in Sudan- Il Sudan è sull'orlo di una nuova guerra civile, nonostante sia da poco finito, almeno ufficialmente, il Conflitto del Darfur, una delle più grandi catastrofi umanitarie degli ultimi decenni.
A Gennaio si dovrebbe tenere un referendum per la scissione tra nord e sud del paese, ma nel frattempo le due fazioni si stanno accusando a vicenda di armare progressivamente il confine tra le regioni.
Ieri il presidente della regione meridionale, Salva Kiir, ha chiesto ufficialmente l'intervento delle forze di pace ONU per sorvegliare il confine ed evitare una nuova guerra.
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