Italia 150
"Noi ci sentiamo una minoranza austriaca e non siamo stati certo noi a scegliere di far parte dell'Italia. Anche per questo motivo non abbiamo grande interesse di parteciparvi."
La Provincia Autonoma di Bolzano non parteciperà così ai festeggiamenti per l'Unità d'Italia in programma il seguente mese; poteva sembrare una decisione scontata quella che ha istituito per il prossimo 17 marzo, e solo per quest’anno, una festa per celebrare i 150 anni dalla nascita dello Stato italiano. Invece, le critiche sollevate da più parti hanno mostrato che così, evidentemente, non è.
Gli industriali dicono "In un momento come questo, la festività non sarebbe il massimo per le aziende e la loro crescita"; il ministro Calderoli (Lega Nord) non vorrebbe che si chiudessero gli uffici pubblici in questo momento di crisi, Napolitano così li definisce "disordini inammissibili" e invita a rispettare il tricolore, mentre il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnvalden conferma "Se gli italiani vorranno parteciparvi lo potranno fare, noi di certo non ci opporremo". Frasi sicuramente pacifiche, ma che fanno un certo effetto.
Sudan, secessione ok
Sono usciti oggi i dati ufficiali del referendum che si è tenuto nel sud Sudan, di cui avevamo parlato qualche post fa, e parlano chiarissimo: il 99,5% della popolazione è favorevole alla secessione. Il risultato sarà formalizzato nei prossimi giorni, mentre il 9 luglio ci sarà la proclamazione del nuovo stato.
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