Prima e dopo la fiducia che è stata nuovamente concessa al governo nella giornata di ieri, si sono sprecati decine di paragoni sportivi tra il calcio e quello che succede in parlamento. Infatti la compravendita che è avvenuta, e continua tutt'ora, all'estero è considerata uno scandalo: cinque deputati hanno cambiato "casacca" nelle ore precedenti al voto, consegnando di fatto una nuova fiducia al governo.
I partiti che hanno salutato i propri deputati, vedendoli partire verso la maggioranza, sono due: IDV e FLI. Una coincidenza? Non lo sapremo mai, anche se di certo possiamo dire che i rispettivi leader, Di Pietro e Fini, sono guardacaso gli acerrimi nemici di Berlusconi.
E adesso che succede?
Tre voti di vantaggio (314 a 311) non sono abbastanza per governare. In genere a questo punto si cercano alleanze con altri partiti oppure si va al voto. Che fa invece Berlusconi? Va' a caccia dei singoli deputati, cercando di pescarli uno per uno dai propri partiti, come in campagna acquisti insomma. Tra qualche giorno sapremo come andrà a finire.
Mentre aspettiamo siamo costretti a sorbirci politici in tv che cercano paragoni fino all'esasperazione con il mondo del calcio. Siamo certi che, per quanti ne diranno, il migliore è vecchio, ha già più di 60 anni ed è di Winston Churchill: "gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio"
Noi nel box video proponiamo un classico che secondo noi rende bene l'idea: Rap lamento.
La battaglia di Roma- Mentre alla Camera dei Deputati si votava la fiducia in centro a Roma si svolgevano manifestazioni di ogni sorta (studenti, terzignesi, aquilani, metalmeccanici, etc).
Quando è giunta la notizia che la fiducia era stata confermata la situazione è degenerata e si sono fatti avanti i Black Bloc, con conseguenze disastrose: 100 feriti tra polizia e manifestanti, auto bruciate, danni per 20 milioni di euro e 26 fermati, i quali saranno processati per direttissima.
"Così si azzittisce la concorrenza politica"- E' quanto riferiva l'ambasciatore Usa a Roma, David Thorne, negli ultimi cablogrammi segreti rilasciati da Wikileaks.
Intanto da ieri è agli arresti domiciliari in Inghilterra Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, in quanto è a rischio di fuga. La cauzione di 208mila sterline è stata pagata in gran parte da vip americani suoi sostenitori.
A quanto pare il destino è dotato del senso dell'umorismo: ieri era anche il 20esimo anniversario della nascita del web.
Nuovo Ministro degli Esteri per l'Iran- L'altro ieri il presidente dell'Iran si è svegliato e ha deciso di silurare il Ministro degli Esteri Manuchehr Mottaki e di nominare al suo posto Alì Akbar Salehi.
Dove sta la notizia? Salehi fino all'altro ieri era il capo dell'Ente dell'Energia Atomica. Così facendo l'Iran manda un chiaro messaggio al resto del mondo e in particolar modo a tutti gli stati, Usa in primis, che non vedono di buon occhio il loro programma nucleare.
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