Qualche giorno fa il governo ha varato un nuovo decreto flussi per l'anno che verrà.Non accadeva da due anni.
A cosa serve?
Con il decreto flussi il governo decide ogni anno quanti extracomunitari avranno il permesso di entrare in Italia per motivi lavorativi. Quest'ultimo decreto mette in palio 80mila posti: 30mila per colf e badanti e 50mila per lavoratori di nazioni privilegiate (ovvero quelle nazioni che hanno stretto accordi con l'Italia).
Penserete: l'extracomunitario fa la domanda e se "vince alla lotteria" potrà venire in Italia. Niente di più sbagliato. Infatti a presentare la domanda non è il lavoratore, bensì il datore di lavoro. In pratica un imprenditore, o una famiglia nel caso delle badanti, deve fare domanda specifica allo stato di poter assumere specificatamente un tizio che abita a migliaia di chilometri dalla propria azienda o casa. Una volta raggiunta la quota tutte le altre domande saranno scartate. Col precedente decreto sono state presentate 740mila domande, a fronte dei 170mila posti disponibili.
A cosa serve (in realtà)?
Poichè in Italia non c'è una legge che regola la presenza di clandestini in Italia, lo stato compie con il decreto flussi un'operazione di regolarizzazione mascherata.
Pensateci bene? Che probabilità ci sono che un imprenditore italiano si rechi in prefettura per assumere uno specifico lavoratore che abita a migliaia di chilometri di distanza e che neanche conosce? Con la crisi di questi anni basta che apra la porta e ne potrebbe assumere a bizzeffe, risparmiandosi infiti iter burocratici.
Invece grazie al decreto flussi un clandestino può convincere il proprio datore di lavoro a regolarizzarlo, facendogli presentare la domanda. Il clandestino deve poi cercare di uscire dall'Italia, senza farsi consegnare un foglio di esplusione, e rientrare da regolare.
La Milano che discrimina- E' proprio il primo cittadino, Letizia Moratti, ad essere coinvolto nell'ordinanza del tribunale civile di Milano che chiede di rispettare l'assegnazione di 25 case popolari ad altrettante famiglie rom. Tempo fa un accordo tra comune e prefettura aveva individuato queste 25 famiglie rom a cui assegnare le case, poi (da ordinanza) "amministratori e politici hanno ripetutamente dichiarato alla stampa che ai rom non sarebbe mai stata data alcuna casa popolare". Il giudice ha aggiunto nella motivazione che sulla decisione di non assegnare le case ai rom "hanno pesato motivi di origine etnica".
Problemi in Bielorussia- Continuano i disordini in Bielorussia, dove oggi sono stati arrestati 7 candidati dell'opposizione, definiti "banditi" dal governo. Il presidente Lukashenko, al quarto mandato, è appena stato rieletto con l'80% delle preferenze, dopo che anni fa aveva modificato la legge sul limite di rieleggibilità del presidente (che una volta era due mandati). In giornata 10mila cittadini hanno marciato su Minsk e durante gli scontri che si sono verificati ci sono stati centinaia di arresti. Nelle grandi democrazie occidentali il governo bielorusso è accusato di avere caratteri dittatoriali ed infatti non ci sono state visite ufficiali negli ultimi anni, salvo quella del primo ministro italiano (Berlusconi) nel 2009.
Wikileaks e il caso Calipari- Un documento pubblicato oggi da Wikileaks rivela che lo stato italiano ha letteralmente "costruito" il rapporto sulla morte di Nicola Calipari per evitare ulteriori indagini. Infatti il governo voleva "lasciarsi alle spalle la vicenda" e "bloccherà i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini". Nicola Calipari, funzionario dei servizi segreti italiani, fu ucciso da un militare americano ad un posto di blocco in Iraq la notte del 4 Marzo 2005.
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Mi chiedo, i Rom, hanno un lavoro, come si sostengono, vanno a scuola i loro figli....!?
Perchè se così non fosse, non sarei così favorevole all'assegnazione degli appartamenti!