Un missile Tomahawk |
E' iniziata ieri l'operazione "Odissey Dawn" (tradotta "l'alba dell'Odissea") che apre ufficialmente le operazioni militari per stabilire una no-fly zone in Libia, dopo il parere positivo dell'ONU.
La "coalizione di volenterosi" è formata da Usa, Francia, Spagna, Inghilterra, Italia e Canada.
L'obiettivo di una no-fly zone non è l'attacco diretto alle forze di Gheddafi, ma bombardamenti tattici per evitare attacchi ai civili e il decollo di aerei che bombarderebbero le città dei rivoltosi, imponendo di fatto lo sgombero dei cieli sopra la Libia.
Il pericolo è che un intervento poco deciso della coalizione possa solo creare una situazione di stallo, preambolo ad una lunga guerra che potrebbe tenere in scacco il Mediterraneo per molto tempo, proprio come nell'Iliade (giusto per restare in tema epico).
Timori infondati? Ovviamente no e il passato fa da maestro: in Iraq fu in vigore una quasi inutile no-fly zone per quasi 12 anni, tra il 1992 e il 2003. Vi ricordate come finì? Esatto, gli americani trovarono un pretesto infondato (accusarono il regime di possedere armi chimiche, mai ritrovate) per un'invasione di terra che muovesse le acque, ormai conosciuta come "guerra d'Iraq"
Forze in gioco- Sentiamo il nostro esperto militare Luca "Raf" Locatelli per capire meglio chi e cosa si aggira nelle acque del Mediterraneo, ma soprattutto cosa sono in grado di fare:
"Dopo il passaggio della risoluzione UN 1973 gli stati promotori della No-Fly Zone sulla Libia si sono riuniti in un vertice a Parigi. Dal vertice all’attacco francese sono passate un paio d’ore. L’Armèe De l’Air ha dato il via all’offensiva con un Dassault Rafale, obbiettivo del caccia i mezzi corazzati del regime di Tripoli che stavano entrando a Bengasi.
L ‘Us Navy dichiara di aver schierato 3 sottomarini d’attacco nel Mediterraneo, 2 cacciatorpedineri e nelle vicinanze incorcia la portaerei nucleare USS Enterprise. Il Ministro della Difesa La Russa afferma intanto che "noi abbiamo gia' messo a disposizione le basi e, se necessario, sono disponibili gli aerei', in particolare '4 Tornado con capacita' di distruggere radar e postazioni missilistiche(il Tornado ECR è stato sviluppato appositamente per il ruolo SEAD (Suppression of Enemy Air Defences)e 6 caccia intercettori, pronti ad alzarsi in volo in 15 minuti". Inoltre rassicura dicendo “I missili libici hanno una gittata di 300 km, non arrivano neanche a Lampedusa".
Questa mattina si conosce finalmente il numero di Tomahawk (missili da crociera subsonici) lanciati dalle navi statunitensi e dai sottomarini britannici: sono 110.
Gli obiettivi dei missili Cruise sono le postazioni di difesa aerea, in particolare quelle intorno a Tripoli e Misurata. Di oggi anche la notizia che 3 B-2 (bombardieri strategici in grado di arrivare direttamente dagli Stati Uniti con rifornimento in volo) hanno bombardato con circa 40 bombe un aeroporto libico. Intanto il ministero della Difesa britannico ha comunicato che anche la RAF ha lanciato missili Storm Shadow da alcuni Tornado GR4. Stamattina comunque giunge la notizia che i bombardamenti compiuti nella notte dalla coalizione internazionale contro gli obiettivi militari del colonnello Gheddafi sono stati sospesi a Tripoli e Bengasi. I residenti, che ieri erano fuggiti dalla città a causa dell'attacco delle forze fedeli a Gheddafi, stanno lentamente ritornando a casa."
Referendum costituzionale in Egitto- Ieri e oggi in Egitto si è tenuto un importante referendum costituzionale. Dopo le dimissioni di Mubarak del mese scorso, il governo è passato in mano all'esercito che aveva il compito di garantire la transizione verso una democrazia. Sono stati nominati dei giuristi con il compito di modificare la costituzione e si è votato l'approvazione o meno, con la vittoria al 77% del sì.
SI. Con l'approvazione delle modifiche si andranno ad eleggere i vari membri del parlamento e, in un secondo momento, il nuovo presidente. Questa scelta è stata appoggiata dai "fratelli musulmani" e dagli ex del partito di Mubarak.
NO. Nel caso le modifiche non fossero state approvate si sarebbe proceduto con la stesura di una costituzione nuova di zecca. Questa scelta era appoggiata dal fronte più rivoluzionario, il quale spingeva per un rinnovo totale dello stato, in quanto volevano segnare il distacco dal regime e restare un faro per tutti gli stati del mondo arabo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 Response to "L'alba dell'Odissea, il tramonto nell'Iliade"
Posta un commento
Per adesso non più di 4096 caratteri!