Dopo settimane di violenti scontri tra ribelli e fedeli di Gheddafi (in gran parte mercenari) per tutto il territorio libico, pare che oggi si sia giunti ad una svolta: il raìs ha offerto le sue dimissioni in cambio di un salvacondotto, ovvero la possibilità di fuggire all'estero senza essere processato. Già, perchè, nel caso della Libia, il dittatore ha deciso di macchiarsi di sangue prima di affrontare l'inevitabile fine del proprio regno. Stime non ancora definitive parlano di circa 10.000 morti, molte delle quali durante vergognosi bombardamenti aerei sulla folla civile inerme che si era riunita in piazza.
Nel nostro paese la crisi libica si è misurata prima in politica, a causa della stretta relazione fra Berlusconi e Gheddafi (un video in cui il nostro presidente si china a baciare la mano del raìs ha fatto il giro del mondo), e subito dopo nelle tasche dei cittadini: un'impennata del prezzo della benzina mai vista prima (circa 2 cent/l, fino a 1,536 per la verde), con conseguenze che potrebbero gravare sul bilancio familiare per più di 1000 euro all'anno.
Ma quanto può pesare la crisi di un paese come la Libia sul prezzo del petrolio? E' proprio inevitabile questo aumento dei prezzi?
La Libia- E' il 17° produttore di greggio del mondo, il terzo nel continente africano, nonostante possieda le riserve più estese. In condizioni di normalità la Libia produce 1,6 milioni di barili al giorno di Light crude (una delle migliori varietà di petrolio), che equivale a circa il 2% della produzione mondiale giornaliera. Dalla produzione bisogna scalare 270.000 barili, che vengono utilizzati per i bisogni libici. Il resto è esportato per l'85% in Europa. I maggiori acquirenti sono l'Italia (32%), Germania (14%), Cina e Francia (10%) e Stati Uniti (5%). Ne consegue che il paese più penalizzato dalla crisi è il nostro.
I'80% dei giacimenti è situato nel bacino della Sirte (attualmente in mano a Gheddafi), mentre altre zone chiave sono i bacini di Ghadames e Cirenaica.
Le compagnie che operano in Libia sono principalmente la NOC (compagnia statale libica, nonché la più importante), BP, Eni, Repsol e Conoco Phillips.
Produzione attuale- Al momento è impossibile stabilire con certezza quanti barili si producano al giorno nel territorio libico. Si fanno ipotesi tra i 100.000 e 1,2 milioni, con l'Eni che fa' una prudente media intorno ai 600.000.
Certo è che ogni giorno il paese esporta 1 milione di barili, il che comunque non è indicativo della produzione, in quanto si tratta in gran parte di barili in stoccaggio nei porti da tempo.
Il prezzo della benzina- Il prezzo di un litro di benzina è determinato da più componenti:
- Il prezzo internazionale del carburante, detto Platts, su cui lo stato non può agire, in quanto è il costo della materia prima deciso sul mercato internazionale, in base alla vecchia legge della domanda e dell'offerta. Vale un 35% della torta.
- Il margine lordo dell'industria petrolifera. Determina il 10% del prezzo.
- Le tasse (accise e IVA). Quest'ultima voce ha un peso determinante nel prezzo del carburante, costituendo il 55% del prezzo effettivo alla pompa. Qui invece lo stato potrebbe intervenire agevolando l'acquisto della benzina con un taglio delle accise (l'IVA è sempre fissa al 20%), cosa che avviene molto raramente, visti i grandi introiti.
Inoltre, secondo uno studio pubblicato da Nomisma Energia, c'è più di 1 cent/l nel prezzo alle pompe che non si capisce da dove esca.
Il 28 febbraio 2011, il Platts valeva 53,08 centesimi al litro; il margine medio lordo dell'industria petrolifera 15,05, le accise 56,4 e l'Iva 24,9 cent. Il che significa un prezzo ottimale di 149,43 centesimi per un litro di verde. Un valore inferiore a quello medio effettivo (150,8) rilevato dal Ministero per lo sviluppo economico.
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"econdo uno studio pubblicato da Nomisma Energia, c'è più di 1 cent/l nel prezzo alle pompe che non si capisce da dove esca"
Ti ricordi la Robin Tax del ministro Tremonti?
Chi credi che la paghi...
Ho appena scoperto il vostro blog! È bellissimo!!! Continuate così, c'è bisogno di informazione così ben fatta!
Grazie Enzo!