Una volta tanto il non rispettare le attese non è motivo di delusione ma di vanto e sbeffeggiamento di chi lanciava appelli insensati fino a ieri. Dopo le dichiarazioni di Gasparri, che chiedeva arresti preventivi e faceva appello ai genitori perchè tenessero i figli a casa, poichè in manifestazione c'erano "potenziali assassini", ecco che oggi a Roma sono sfilati migliaia di studenti in tre cortei pacifici. Non solo pacifici ma anche ironici, con striscioni irrisori e "pacchi regalo"per le istituzioni. Il tutto lontanissimo dai palazzi del potere, rimasti nell'irreale silenzio di una inutile e blindatissima "zona rossa". Simbolicamente i parlamentari si sono presi le loro poltrone mentre i ragazzi si sono presi il paese, con tanto di applausi dei passanti.
Non poteva esserci risposta migliore a chi non aspettava altro che nuova violenza come pretesto per studiare altri "salti di banco" in Parlamento, agitando lo spauracchio di nuovi anni di piombo.
La ciliegina sulla torta è stata la risposta del Presidente della Repubblica, che in serata ha ricevuto una delegazione di studenti al Quirinale. Nessuna risposta invece dal governo, oggi come negli ultimi due anni.
La giornata in Senato invece è stata lunga e proseguirà per tutta la notte, in quanto l'opposizone farà ostruzionismo su ogni emendamento, poichè ci sono dei conflitti tra alcuni punti della riforma e delle leggi già esistenti. L'approvazione è attesa domani.
Decreto Milleproroghe- E' tornato per Natale dopo un paio d'anni che non si vedeva. Con il decreto cosiddetto "milleproroghe" il governo stabilisce alcune scadenze che verranno, appunto, prorogate, insieme ad altri provvedimenti per le emergenze.
Il decreto appena varato prevede 400 milioni al 5 per mille (di cui 100 per la ricerca sulla sla) e lo slittamento del pagamento delle tasse per gli alluvionati del Veneto. Restano invece fuori i terremotati dell'Aquila.
Ci saranno incentivi per il cinema ma niente soldi al Fondo per lo spettacolo (si parla di una sovrapprezzo di un euro per i biglietti del cinema). Infine viene letteralmente cancellato il piano per Pompei, che aveva proposto il ministro Bondi nel consiglio dei ministri.
Regionali 2010 e 'ndrangheta- In Calabria sono state arrestate 12 persone per mafia e voto di scambio. I fatti risalgono alle elezioni regionali di qualche mese fa e tra gli arresti c'è anche un nome di spicco: Santi Zappalà, eletto in regione tra le fila del pdl con più di 12mila voti, che da quelle parti non sono poca cosa. Il meccanismo era semplice: il boss compra dai cittadini i voti, per poi rivenderli ai candidati in pacchetti. Il candidato, una volta eletto, si impegna a consegnare letteralmente gli appalti nelle mani delle imprese del boss.
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