
In questi giorni, in genere i più piovosi dell'anno, come tutti gli anni sentiamo di alluvioni, frane, allagamenti, morti...ma per tutto questo dobbiamo maledire il destino o possiamo fare qualcosa? Dalla rivoluzione scientifica ad oggi l'uomo ha imparato che una volta capita, due anche, ma dalla terza non sono più coincidenze e deve cercare di fare qualcosa per risolvere quello che ormai è un problema.
In Italia sentiamo tanto parlare della necessità di costruire il ponte di Messina, che è tutta in discussione, ma eventi come quelli di questi giori ci fanno pensare che è di un tutt'altro genere di opere che ha bisogno il nostro paese: sistemare torrenti, costruire canali, manutenzione degli argini, etc.
Semplicemente perchè le grandi opere scatenano gare per grandi appalti, che vengono vinti da grandi gruppi industriali, invece queste piccole opere interessano a gruppi di poco conto e quindi nessuno spinge ai "piani alti" per avere il lavoro, nessuno di politicamente ed economicamente rilevante perlomeno.
Ultimo interessante dato: le stime vogliono che il ponte sullo stretto verrebbe a costare tanto quanto tutti questi piccoli interventi che consentirebbero rendere più solide le fondamenta del nostro paese (circa 4 miliardi di euro). Quando si dice il destino.
Operai sulla gru, V giorno- Sono saliti sulla gru di un cantiere della metropolitana di Brescia Sabato scorso e non hanno alcuna intenzione di scendere. Sei operai immigrati stanno protestando così contro il trattamento ricevuto: loro come tanti colleghi extracomunitari avevano presentato nel 2009 una regolare domanda di sanatoria che però hanno visto rifiutarsi o per una truffa operata dai datori di lavoro o per vecchi provvedimenti di esplusione. Ora chiedono che gli sia rinnovato il permesso di soggiorno per continuare a lavorare in modo legale.
Yes, they did- Il tanto proclamato "ribaltone" alle elezioni di midterm negli Stati Uniti è avvenuto. I Democratici del presidente Obama, il quale da mesi crollava a picco nei sondaggi, hanno perso quasi tutti i seggi in favore dei rivali Repubblicani. Questi risultati fanno sì che da oggi per i prossimi due anni del suo mandato Obama dovrà fare i conti due rami del Parlamento dal colore diverso: al Senato prevalgono ancora i Democratici mentre da oggi alla Camera la maggioranza sarà dei Repubblicani.

Nucleare sì, nucleare no- Dibattere su tutti i pro' e i contro dell'energia nucleare sarebbe troppo lungo, perciò oggi ci limitiamo a sfatare uno dei dogmi di coloro che sostengono l'energia dell'atomo: l'elettricità prodotta dalla fusione nucleare costa di più di quella prodotta da centrali a gas.
Aldilà dei discorsi di ordine ecologico (scorie vs CO2) il report della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che si basa su 8 studi tra il 2008 e il 2010, dimostra che nel primo caso si spendono 72,8 €/MWh mentre nel secondo 61 €/MWh, ben il 16% in meno.
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